Tutto quello che c’è da sapere su Chainlink e il token LINK
Il token LINK ha registrato una buona performance sul mercato a partire da maggio 2019, ma l’inizio della sua ascesa risale al luglio 2018. All’epoca, LINK valeva poco più di 20 centesimi di dollaro. A oltre 3,5 dollari e con una capitalizzazione di 1,2 miliardi di dollari, c’è da chiedersi se questa valorizzazione sia effettivamente ragionevole.
Analizziamo qui le promesse di Chainlink, la sua utilità nell’ecosistema e ciò che è necessario sapere prima di decidere se investire o meno in questo token.
Sommario
1. A cosa serve Chainlink?
Chainlink è sì una criptovaluta, ma è anche e soprattutto un oracolo di dati decentralizzato. È addirittura il primo progetto che mira a fornire un servizio di tipo oracolare. Dalla creazione di Ethereum nel 2015 e dal crescente utilizzo di applicazioni decentralizzate nel 2017, gli smart contracts stanno gradualmente dimostrando la loro utilità. I risvolti sono dei più variegati e riguardano la finanza, le assicurazioni, i metodi di governance, ecc.
Ora sta facendo capolino un nuovo tipo di applicazione, il cui hosting è offerto da reti blockchain pubbliche, principalmente su Ethereum. Si tratta di applicazioni aperte a tutti, verificabili, a prova di censura, che funzionano senza interruzioni 24 ore su 24 e che possono contenere e trasferire valore sotto forma di criptovalute o asset digitali (token).
Sebbene l’esecuzione di questi contratti autonomi sia prevedibile e inevitabile, le funzioni che richiedono dati esterni alla blockchain hanno dei punti deboli.
2. Come è stato creato il token LINK?
La società SmartContract.com è stata fondata nel 2014. Il suo obiettivo era quello di creare una connessione tra la blockchain e i dati esterni. Si proponeva quindi di risolvere l’incapacità della blockchain di accedere ai dati off-chain (al di fuori della rete). Nonostante l’idea fosse pertinente, essa è stata accolta da una grande preoccupazione: la centralizzazione degli oracoli. Essendo una fonte d’informazione unica, potevano sorgere problemi in caso fosse inaffidabile. L’interesse per gli smart contracts veniva quindi limitato, perché questi gestivano solo i dati già presenti sulla blockchain. Non erano in grado di trovare informazioni direttamente off-chain né di garantirne la credibilità. L’azienda ha quindi trovato una soluzione: creare un sistema di oracoli decentralizzati. Questo permette di trovare dati off-chain, ma soprattutto di incrociare le informazioni provenienti da più fonti per verificarne l’affidabilità.
L’azienda è stata successivamente rinominata SmartContract Chainlink Ltd. Il team operativo, denominato Chainlink Labs, è guidato da Sergey Nazarov. Eric Schmidt, ex CEO di Google, si è unito al team nel ruolo di consulente strategico. Nel settembre 2017, Chainlink è riuscita a raccogliere 32 milioni di dollari per sviluppare il suo progetto di oracolo decentralizzato. Allo stesso tempo, il token LINK è diventato “negoziabile” (“tradable”). Durante la raccolta fondi, i token sono stati distribuiti come segue:
- il 35% è stato venduto al pubblico;
- il 35% è stato utilizzato per ricompensare i gestori dei nodi;
- il 30% è stato trattenuto dall’azienda per finanziare il proseguimento del progetto.
La criptovaluta LINK viene utilizzata per pagare i costi di gestione della rete. Questo include:
- i nodi che cercano informazioni off-chain e i calcoli necessari;
- la modifica del formato dei dati per renderli comprensibili nella blockchain;
- lo smart contract di una rete come Ethereum che intenda utilizzare un nodo per ottenere dati.
All’epoca, le criptovalute LINK erano scambiate a circa 20 centesimi di dollaro. Il prezzo è salito a 1 dollaro nel gennaio 2018 per poi calare costantemente fino al giugno 2019. Questa data segna il rilascio della prima mainnet di Chainlink, che porterà il valore del token LINK a 5 dollari entro il 2020. Nel 2021, più di 1000 progetti utilizzavano Chainlink e il token della criptovaluta LINK era scambiato fino a 52,70 dollari, sebbene sia ormai sceso da allora. Come tutte le criptovalute, il suo prezzo è in costante evoluzione. Su Coinhouse trovi il tasso di cambio e l’andamento del prezzo di Chainlink Crypto.
Il Chainlink Labs è ora un fornitore leader di soluzioni blockchain oracle open source. L’azienda migliora i sistemi oracle collegandoli a diverse fonti di dati (prezzi degli asset, soluzioni di pagamento, API web, dispositivi IoT…).

3. Il sistema oracle per alimentare gli smart contracts
Prendiamo il caso di un contratto che ha per oggetto la gestione delle scommesse sull’esito della partita di calcio Italia-Argentina. Ogni partecipante invia un Ether e il nome della squadra vincitrice all’indirizzo del contratto, che li conserverà fino allo conclusione della partita.
L’Italia vince e uno dei partecipanti deve ricevere due Ether, meno eventualmente la commissione della società che ha gestito il sistema. Sfortunatamente, uno smart contract non è in grado di aprire una pagina web per controllare quale sia la squadra vincitrice.
Ha quindi bisogno di una fonte di dati che sia cercabile all’interno della blockchain, che possa essere interrogata in qualsiasi momento e che sia affidabile. Queste entità sono chiamate “oracoli” (“oracle”), in riferimento alla natura divinatoria degli oracoli nell’antica Grecia.
L’idea di Chainlink è quella di creare un sistema di oracoli decentralizzato che sia sempre disponibile, resistente alle manipolazioni e che fornisca informazioni accurate (anche se alcuni oracoli hanno fornito informazioni sbagliate).
Gli utilizzi sono molteplici e riguardano tanto le informazioni sul prezzo del mercato azionario quanto quelle sul meteo di una città o sul vincitore dell’ultima stagione di un contest televisivo. Qualsiasi applicazione decentralizzata che richieda un alto grado di affidabilità sui dati esterni importati nei suoi contratti può beneficiare dei servizi forniti dagli oracoli di Chainlink.
Ancora meglio: un contratto può combinare più query per adottare decisioni complesse, come nel caso di prodotti assicurativi o finanziari. I team di Coinhouse Premium Service esaminano quotidianamente i progetti di criptovalute e sono in grado di fornire maggiori informazioni sul valore potenziale del progetto Chainlink nonché di completare l’acquisto dei token LINK per gli investitori convinti.

4. Come funziona Chainlink?
L’obiettivo principale di Chainlink è quello di collegare i dati on-chain e off-chain. Sono quindi necessarie due infrastrutture, appunto, la prima on-chain e la seconda off-chain. Il progetto di crypto chain link presenta vantaggi reali. Facilita l’acquisizione e l’integrazione dei dati off-chain. Offre un risparmio di tempo tangibile, ma anche una maggiore efficienza. Le informazioni possono essere incrociate per verificarne la veridicità. Gli utenti possono determinare i criteri in base alle loro esigenze per selezionare gli oracoli da utilizzare. Questi ultimi sono valutati anche in base alla loro affidabilità. Se non trasmettono dati corretti, la loro reputazione ne risente direttamente. In questo modo, si scoraggia la trasmissione di informazioni errate perché vengono valutate negativamente e quindi abbandonate dagli utenti. Non riceveranno più pagamenti tramite token LINK.
Chi desidera avvalersi di questo sistema deve installare un software chiamato Chainlink Core, che ha il compito di comunicare con la blockchain di Ethereum e di distribuire e programmare i compiti tra gli oracoli.
Le aziende che lo desiderano offrono somme in LINK, il token di Chainlink, in modo che gli oracoli possano fornire i dati necessari al corretto funzionamento degli smart contracts.
Per una singola query vengono coinvolti diversi oracoli. Ognuno di questi utilizza fonti di dati diverse per arrivare al risultato che sarà scritto sulla blockchain.
Per evitare eventuali collusioni o frodi, gli utenti del sistema di oracoli Chainlink possono esigere che la loro richiesta venga elaborata solo da oracoli che abbiano bloccato un certo numero di token LINK.
Sono loro a scegliere il prezzo dei dati che forniscono, guadagnando tanti più LINK quante più query elaborano.
Tuttavia, se i dati offerti non corrispondono alla maggioranza degli altri oracoli, non solo non vengono pagati, ma perdono i LINK messi da parte.
Inoltre, come spiegato in precedenza, esiste un sistema di reputazione in base al quale i clienti degli smart contracts possono valutare la qualità dei dati forniti dagli oracoli. Questi diversi sistemi dovrebbero portare a fonti di dati affidabili e molto difficili da falsificare.
Il token LINK costituisce quindi l’incentivo economico per ciascuna parte a svolgere correttamente il proprio ruolo.
5. Il token LINK sotto i riflettori
Il token ha una sua utilità, in quanto viene utilizzato attivamente nell’economia decentralizzata degli oracoli creata dai team di Chainlink. Tuttavia, al momento è difficile prevedere quale posto potrà occupare Chainlink nell’ecosistema sul medio o sul lungo termine, così come non è facile capire se questa architettura si dimostrerà efficace e quale sarà la domanda. Come molti altri progetti attualmente sul mercato, il token sembra facilmente sostituibile con l’Ether.
Il team che sta dietro al progetto è serio ed è appoggiato da una comunità molto attiva sui social network; inoltre, lo sviluppo su GitHub è attivo, e questi sono segnali positivi quando si considera un progetto crypto. L’elenco dei partner è disponibile qui.
Di recente, ad alimentare l’entusiasmo e a far schizzare il prezzo del token oltre i 4 dollari è stato l’annuncio di Google, che ritiene di poter utilizzare la tecnologia alla base di Chainlink per fare da ponte tra il suo servizio cloud BigQuery e i contratti Ethereum, nonché la presenza su Coinbase.
Se questo sistema ti interessa, l’attuale quantità in circolazione di 350 milioni di LINK rappresenta solo un terzo del totale di 1 miliardo di token, che porta la capitalizzazione teorica di mercato di Chainlink a 3,5 miliardi di dollari. Questi 350 milioni di LINK saranno utilizzati come incentivo economico ai nodi Chainlink per svolgere la loro funzione di oracolo. I restanti 300 milioni di dollari sono nelle mani del team di sviluppatori, che possono utilizzarli liberamente in qualsiasi momento. Vuoi acquistare Chainlink? Coinhouse ti permette di investire facilmente attraverso la sua piattaforma sicura. Per conservare i token Chainlink, come per altre criptovalute, è necessario un hardware wallet.